L’estate 2025 si sta rivelando una delle più roventi di sempre. Con temperature ben oltre la norma e giornate da bollino rosso, 13 regioni italiane hanno emanato ordinanze per vietare il lavoro all’aperto nelle ore più calde, al fine di tutelare la salute dei lavoratori impegnati in attività ad alto sforzo fisico.
Lavori fermi dalle 12.30 alle 16: ecco dove e per quanto
Il divieto riguarda settori come cantieri edili, agricoltura, florovivaismo e, per la prima volta, anche logistica (in Emilia-Romagna). Il blocco delle attività sarà valido dalle 12.30 alle 16, nei giorni con rischio “ALTO” individuati dal sistema Worklimate (INAIL-CNR).
Le regioni coinvolte finora sono:
Lombardia, Abruzzo, Emilia-Romagna, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia e Toscana.
- In Lombardia ed Emilia-Romagna il provvedimento è valido fino al 15 settembre 2025
- Nelle altre regioni, l’ordinanza resterà attiva fino al 31 agosto 2025
Emergenza caldo: l’Europa brucia
Non è solo l’Italia a soffrire. L’intero continente è colpito da un’ondata di caldo estremo:
- Andalusia (Spagna): 46°C
- Mora (Portogallo): 46,6°C – nuovo record nazionale
- Francia: scuole chiuse e allerta rossa in 16 dipartimenti
- Regno Unito e Belgio: incendi e disagi nei trasporti
- Svizzera: record dello zero termico a 5.200 metri
- Mar Mediterraneo: temperatura media a 26,01°C, +3°C rispetto alla norma
Massima allerta per lavoratori e fasce fragili
Le misure adottate mirano a prevenire colpi di calore, disidratazione e malori nei lavoratori esposti. Le aziende dovranno riorganizzare turni e pause per evitare esposizioni prolungate al sole nelle ore più critiche.
Proteggere lavoratori, anziani e bambini è oggi una priorità assoluta. Gli esperti invitano alla prudenza e a consultare quotidianamente la mappa aggiornata del rischio sul portale Worklimate.
L’estate 2025 segna un nuovo picco nelle emergenze climatiche. Le misure straordinarie messe in atto potrebbero estendersi ad altre regioni, mentre il dibattito sul lavoro e il cambiamento climatico si fa sempre più urgente.