l nostro pianeta si trova sull’orlo di una nuova estinzione di massa, un fenomeno che potrebbe eguagliare le grandi catastrofi biologiche della storia. Il cambiamento climatico, intensificato dalle attività umane, rappresenta oggi una minaccia esistenziale per la biodiversità.
Un episodio simile si è verificato circa 252 milioni di anni fa, alla fine del Permiano, quando un repentino cambiamento climatico causò l’estinzione del 90% delle specie marine e del 75% di quelle terrestri. Secondo gli scienziati, il riscaldamento globale attuale sta seguendo una traiettoria preoccupantemente simile.
I numeri della crisi
Il sesto rapporto dell’IPCC è chiaro: un aumento della temperatura media globale di 3°C potrebbe portare all’estinzione fino al 29% delle specie valutate. Tra le più colpite, il 15% degli invertebrati, l’11% degli anfibi e il 10% delle piante da fiore.
Uno studio pubblicato su Science lancia un ulteriore allarme: circa 500.000 specie rischiano di scomparire entro il 2100 se le attuali politiche climatiche non verranno modificate.
Le specie più minacciate
Le specie con habitat limitati, come quelle montane o insulari, risultano essere le più vulnerabili. Un esempio emblematico è il Bramble Cay melomys, un roditore australiano già dichiarato estinto a causa dell’innalzamento del livello del mare.
A rischio anche gli impollinatori, fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi agricoli. Tra il 1901 e il 2014, le popolazioni di bombi in Nord America sono diminuite del 46%, con il cambiamento climatico come principale causa.
Ecosistemi in trasformazione
Gli ecosistemi globali stanno subendo trasformazioni profonde. Le barriere coralline sono minacciate dall’acidificazione degli oceani e dall’aumento delle temperature marine.
Le foreste pluviali, come l’Amazzonia, rischiano di perdere fino al 60% della loro flora se la temperatura globale aumenterà di 3,2°C. Un danno irreparabile per la biodiversità e per la stabilità climatica del pianeta.
Intervenire è ancora possibile
Per scongiurare una catastrofe ecologica, è fondamentale contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C, come stabilito dall’Accordo di Parigi.
Questo obiettivo richiede una drastica riduzione delle emissioni di gas serra, la tutela degli habitat naturali e l’adozione di pratiche agricole sostenibili.
Una scelta che riguarda tutti
La sesta estinzione di massa non è un destino inevitabile, ma una sfida da affrontare con urgenza. Solo attraverso azioni concrete e collettive potremo preservare la ricchezza della vita sulla Terra e garantire un futuro sostenibile alle generazioni future.