Il mese di maggio si annuncia critico per la mobilità in Italia, con ben 29 scioperi annunciati che coinvolgeranno treni, autobus, metropolitane e voli aerei. La protesta è trasversale e toccherà gran parte delle regioni italiane, mettendo a rischio la regolarità del trasporto pubblico locale e nazionale.
Si parte già da lunedì 5 maggio con 8 ore di sciopero nel settore funicolari dell’Anm di Napoli, mentre per martedì 6 è in programma uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS, dalle ore 9 alle 17, con pesanti ripercussioni sulla circolazione ferroviaria. A spiegarne le motivazioni è il segretario Filt-Cgil, Stefano Malorgio: «Lo stallo nelle trattative per il rinnovo del contratto ha portato a questa decisione».
Aeroporti, trasporto locale e proteste regionali
Il 9 maggio sarà la volta degli aeroporti, con un’agitazione del personale Swissport Italia a Linate e uno stop di quattro ore, dalle 13 alle 17, proclamato da Cub Trasporti. Nello stesso giorno si fermerà anche il trasporto pubblico locale di Brescia dalle 17:30 alle 21:30.
Il 7 maggio è previsto lo sciopero in Abruzzo (dalle 9:00 alle 13:00), mentre in Lombardia si fermano i lavoratori di Autoguidovie tra le 11 e le 15. Ma il calendario è fitto: da Genova a Messina, passando per Umbria, Piemonte, Valle d’Aosta e Sardegna, le mobilitazioni si susseguiranno fino alla fine del mese.
Le fasce garantite e i diritti dei passeggeri
Trenitalia ha pubblicato l’elenco dei treni garantiti a lunga percorrenza e specifica che chi vuole rinunciare al viaggio può richiedere rimborso o riprogrammazione. I treni in viaggio all’inizio dello sciopero arriveranno comunque a destinazione se prevista entro un’ora dall’inizio dell’agitazione.