Con l’elezione di Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, la Chiesa cattolica conosce per la prima volta un pontefice appartenente all’Ordine di Sant’Agostino. Una scelta carica di significato spirituale e culturale, che pone al centro del nuovo pontificato l’eredità di uno degli ordini religiosi più antichi e attivi della cristianità.
Papa agostiniano: un figlio di Sant’Agostino
Nel suo primo discorso da Papa, affacciandosi dal balcone di San Pietro, Leone XIV ha voluto sottolineare con orgoglio la propria appartenenza all’Ordine agostiniano, dichiarandosi “un figlio di Sant’Agostino”. L’itinerario religioso del pontefice ha inizio nel 1977, quando entra nel noviziato agostiniano nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio a Saint Louis, pronunciando i voti il 29 agosto 1981.
Le origini dell’Ordine agostiniano
L’Ordine di Sant’Agostino nasce ufficialmente il 16 dicembre 1243, quando papa Innocenzo IV invitò varie comunità eremitiche del Lazio a riunirsi in un’unica congregazione. L’Ordine si ispira al pensiero e alla regola di Sant’Agostino, filosofo e teologo vissuto tra il IV e V secolo, figura cardine del pensiero cristiano.
Missione, studio e carità: il cuore della spiritualità agostiniana
Caratterizzati da una profonda devozione a Maria e da una costante dedizione agli studi teologici e filosofici, gli Agostiniani si distinguono per un’intensa attività missionaria ed educativa. Oggi operano in parrocchie, scuole, santuari e centri di accoglienza, dedicandosi con particolare attenzione ai poveri, migranti, anziani ed emarginati.
La loro vocazione monastica si è evoluta nel tempo, mantenendo una forte impronta comunitaria e intellettuale, tanto da diventare una presenza influente durante il Rinascimento e l’Umanesimo. A partire dal XVI secolo, l’Ordine si è diffuso in America Latina, Africa e Asia, con importanti missioni tra cui quella di Lima, in Perù, dove lo stesso Prevost ha svolto per anni la sua opera pastorale.
Tra soppressioni e rinascite
L’Ordine ha attraversato anche momenti difficili, come la soppressione dei monasteri agostiniani voluta nel Settecento dall’imperatore Giuseppe II, che confiscò molti beni ecclesiastici. Ma la rinascita spirituale e organizzativa dell’Ordine fu possibile nella seconda metà dell’Ottocento grazie al sostegno di Papa Leone XIII, che ne rilanciò il ruolo nella Chiesa moderna.