L’acqua minerale è uno dei prodotti più consumati in Italia, ma non tutte le bottiglie sono uguali. Ogni acqua si differenzia per origine, contenuto di sali minerali, pH, residuo fisso e altri parametri, che la rendono più o meno adatta a determinate esigenze. Saper leggere l’etichetta dell’acqua minerale naturale è fondamentale per individuare il prodotto più adatto al proprio stile di vita, stato di salute e abitudini alimentari.
Le tipologie di acqua minerale
Le acque minerali si classificano in base al residuo fisso, ovvero la quantità di sali minerali disciolti nell’acqua dopo evaporazione a 180°C:
- Minimamente mineralizzata: meno di 50 mg/l – ideale per diuresi e neonati.
- Oligominerale: fino a 500 mg/l – indicata per diete povere di sodio e uso quotidiano.
- Minerale: tra 500 e 1500 mg/l – perfetta per sportivi e in caso di sudorazione intensa.
- Ricca di sali minerali: oltre 1500 mg/l – da consumare solo su prescrizione medica.
Origine e composizione: perché contano
L’acqua minerale naturale proviene da sorgenti protette, non è trattata chimicamente e mantiene inalterate le sue proprietà. Il Ministero della Salute riconosce solo le acque che rispettano rigorosi standard di purezza. Tra gli elementi da tenere d’occhio:
- Sodio: sotto i 20 mg/l per le diete iposodiche
- Nitrati: sotto i 10 mg/l per l’uso nei neonati
- Fluoruri e solfati: da controllare per evitare effetti collaterali su denti e intestino
Acqua per ogni esigenza
Per la diuresi e diete povere di sodio: meglio acque oligominerali o minimamente mineralizzate, sempre con indicazioni approvate dal Ministero.
Per sportivi e estate: scegliere un’acqua minerale per reintegrare i sali persi.
Da evitare senza controllo medico: acque ricche di sali minerali, ideali solo per specifiche esigenze terapeutiche.
Come leggere l’etichetta dell’acqua
Controlla sempre questi parametri sull’etichetta:
- Residuo fisso (mg/l): indica la mineralizzazione dell’acqua
- pH: misura dell’acidità, idealmente tra 6,5 e 8
- Sodio: meglio sotto i 20 mg/l per uso quotidiano
- Nitrati: meglio sotto i 10 mg/l per i bambini
- Conducibilità, durezza, nitriti e fluoruri: da valutare in caso di specifiche esigenze
Conservazione dell’acqua: le buone pratiche
Per mantenere intatte le proprietà dell’acqua:
- Conservala al fresco e al riparo dalla luce
- Non usare ghiaccio o caraffe che alterano gusto e purezza
- Richiudi bene la bottiglia e schiacciala prima di riciclarla
Quanta acqua bere al giorno
Le linee guida nutrizionali consigliano di assumere 1,5-2 litri al giorno, meglio se a piccoli sorsi, anche tra un pasto e l’altro. In caso di febbre, diarrea, vomito o durante lo sport, è importante reintegrare rapidamente i liquidi persi.
Scegliere l’acqua giusta non è solo una questione di gusto, ma di salute e consapevolezza. Conoscere l’origine, la composizione e saper interpretare l’etichetta ti aiuta a bere meglio, ogni giorno.