Mancano pochi giorni all’inizio del Conclave 2025, previsto per il 7 maggio, e già emergono i primi colpi di scena. Invece dei 135 previsti, saranno solo 133 i cardinali elettori presenti a Roma per l’elezione del nuovo Papa. Le assenze, annunciate all’ultimo momento, sono quelle del cardinale keniano John Njue e dello spagnolo Antonio Cañizares Llovera.
Questa doppia defezione non è di poco conto: comporta infatti un abbassamento del quorum necessario per l’elezione del nuovo Pontefice, che scende a 89 voti come previsto dalla Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”. Le fumate sono previste come da tradizione due volte al giorno: intorno alle 12 e alle 19.
Il “giallo anagrafico” del cardinale Njue
Particolarmente singolare è il caso del cardinale John Njue, che nei mesi scorsi era finito al centro di un vero e proprio mistero anagrafico. Secondo quanto riportato da Repubblica.it, la sua data di nascita sarebbe “saltata” misteriosamente dal 1944 al 1946, rendendolo idoneo – almeno formalmente – a partecipare a un eventuale Conclave.
Una modifica che ha fatto discutere, poiché ha permesso a Njue di mantenere il diritto di voto, diritto che tuttavia non eserciterà per motivi di salute. Lo stesso scenario si era verificato anche per un altro porporato africano, Philippe Ouédraogo del Burkina Faso, la cui età è stata ufficialmente “aggiornata” in modo simile, ma che prenderà regolarmente parte all’elezione.
Un’assenza per soli due giorni: il caso Alencherry
Ancor più beffardo è il destino del cardinale George Alencherry, già presidente del Sinodo della Chiesa siro-malabarese. Il porporato indiano ha compiuto 80 anni il 19 aprile 2025, esattamente due giorni prima della morte di Papa Francesco, evento che ha aperto ufficialmente la Sede Vacante. La soglia anagrafica è invalicabile: secondo la legge canonica, solo i cardinali che non hanno ancora compiuto 80 anni alla data di inizio della Sede Vacante possono partecipare al Conclave.
Ultime concessioni e votazioni fuori dalla Sistina
Diversa la situazione per il cardinale Vinko Puljić, che nonostante le condizioni di salute ha ricevuto il via libera per recarsi a Roma. Tuttavia, per motivi sanitari, potrebbe votare da Casa Santa Marta, e non nella Cappella Sistina, una possibilità già contemplata in casi eccezionali.
Età e salute sotto i riflettori
Mai come in questa edizione del Conclave, l’attenzione è massima su età anagrafica e condizioni di salute dei cardinali. Con casi limite e situazioni ai confini della regola, la composizione del collegio elettorale ha assunto un ruolo chiave nelle dinamiche pre-elettorali. Tutto questo contribuisce a creare un clima di attesa carico di tensione e curiosità, con riflettori puntati su ogni dettaglio.