La gestione di un condominio comporta spese ordinarie e straordinarie che possono risultare onerose per i proprietari. In alcuni casi, un condomino può accumulare arretrati per difficoltà economiche o per semplice distrazione. Altri, invece, potrebbero cercare di evitare il pagamento volontariamente. Tuttavia, la normativa è chiara: chi non versa le quote dovute nei tempi stabiliti viene considerato moroso e può subire gravi conseguenze legali.
Cosa accade al condomino moroso
Secondo il Codice civile, il condomino moroso è soggetto alla procedura del decreto ingiuntivo, attivata dall’amministratore di condominio entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio in cui il credito diventa esigibile. L’articolo 1129 del Codice civile stabilisce che l’amministratore ha l’obbligo di agire per la riscossione delle somme dovute, a meno che non venga dispensato dall’assemblea.
Inoltre, non è necessaria un’autorizzazione da parte dell’assemblea per avviare la procedura: l’amministratore può richiedere un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo sulla base dello stato di ripartizione approvato.
Come funziona la procedura di decreto ingiuntivo
L’amministratore di condominio, con il supporto di un avvocato, deve presentare richiesta al tribunale affinché un giudice emetta un decreto immediatamente esecutivo. Questa procedura consente di accelerare il recupero delle somme dovute rispetto a un processo ordinario, poiché non prevede un contraddittorio immediato con il debitore.
Affinché il decreto venga emesso, devono essere soddisfatti alcuni requisiti:
- L’esistenza del credito deve essere chiara e documentata;
- Deve esserci stata una richiesta di pagamento da parte dell’amministratore.
Una volta ottenuto il decreto ingiuntivo, il debitore ha 40 giorni di tempo per presentare opposizione. Tuttavia, anche in caso di opposizione, il condomino resta formalmente moroso. Se richiesto dai creditori aventi diritto (come i fornitori del condominio), l’amministratore può fornire loro i dati dei condomini morosi.
Conseguenze per il condomino moroso
Essere inadempienti nei confronti del condominio può portare a ripercussioni legali significative. In caso di mancato pagamento dopo il decreto ingiuntivo, l’amministratore può procedere con il pignoramento dei beni del debitore, inclusi conti correnti, stipendio o persino la proprietà immobiliare.
Per evitare problemi, è fondamentale che i condomini rispettino le scadenze e, in caso di difficoltà economiche, cerchino un accordo con l’amministratore per rateizzare il debito e scongiurare azioni legali.