A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso Garlasco entra in una fase decisiva. Si è aperto ufficialmente oggi a Milano l’incidente probatorio che potrebbe riscrivere la storia giudiziaria di uno dei delitti più controversi d’Italia. Una nuova finestra si apre sulle indagini, con periti e consulenti delle parti riuniti presso il Gabinetto regionale della Polizia scientifica della Lombardia, pronti a esaminare ciò che finora è rimasto nell’ombra.
Il contesto: un cold case che non smette di far discutere
Era il 13 agosto 2007 quando Chiara Poggi fu trovata senza vita nella sua abitazione di Garlasco. Dopo anni di processi, condanne e ricorsi, il caso sembrava chiuso. Ma nuove analisi genetiche e dattiloscopiche su reperti mai studiati o giudicati poco significativi all’epoca, potrebbero oggi riaccendere la speranza di verità.
Le cinque fasi dell’incidente probatorio
L’attività odierna segna l’inizio di un iter complesso ma ben strutturato, articolato in cinque passaggi chiave:
- Catalogazione dei reperti: i consulenti analizzeranno l’inventario dei materiali conservati in laboratorio, verificando la tracciabilità e le modalità di conservazione.
- Valutazione della rilevanza: saranno scelti i reperti che presentano potenziale valore probatorio, come frammenti biologici, impronte latenti o fibre.
- Pianificazione delle analisi: verrà stilato un calendario con tempi e modalità delle indagini, stabilendo chi eseguirà cosa e secondo quali protocolli scientifici.
- Esecuzione dei test: i reperti saranno sottoposti a sofisticate analisi di laboratorio, comprese comparazioni genetiche, ricerche di DNA misto e confronti dattiloscopici.
- Verbalizzazione e deposito: ogni fase sarà documentata, verbalizzata e resa disponibile alle parti, in vista di un eventuale nuovo processo.
Obiettivo: chiarire, non riscrivere
Fonti vicine all’inchiesta sottolineano che l’obiettivo non è riaprire il processo in modo sensazionalistico, ma approfondire scientificamente quanto non fu possibile fare all’epoca. L’incidente probatorio si configura così come un’opportunità cruciale per fugare i dubbi che ancora avvolgono il delitto.
Chiara Poggi, simbolo di un’Italia che chiede giustizia
A distanza di quasi due decenni, la figura di Chiara Poggi resta impressa nella memoria collettiva. Questo nuovo capitolo investigativo è il segno che, anche quando il tempo passa, il bisogno di giustizia e verità non si spegne. Oggi a Milano si muove un altro passo in questa direzione.