Fabrizio Corona torna a far parlare di sé, ma stavolta non per scandali o scoop fotografici. L’ex “re dei paparazzi”, oggi 51enne, si è presentato davanti alla Procura di Pavia nel giorno in cui era previsto l’interrogatorio parallelo di Alberto Stasi e Andrea Sempio, nell’ambito della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco.
Corona ha dichiarato ai giornalisti di non voler «spettacolarizzare la propria immagine», ma di sentire il dovere di far emergere una verità che – secondo lui – sarebbe insabbiata da anni. «Il procuratore Fabio Napoleone ha in mano delle prove da tre o quattro anni, ma non può utilizzarle. Sempio è indagato da sei anni, ma nessuno lo ascolta. Il colpevole non è Stasi», ha affermato.
Accuse e rivelazioni: «I colpevoli sono più di quattro»
Corona ha rilanciato una ricostruzione alternativa dell’omicidio di Chiara Poggi, uccisa nel 2007. Secondo quanto dichiarato, un supertestimone si sarebbe presentato alla famiglia Poggi con informazioni cruciali, ma non sarebbe stato preso in considerazione.
Poi l’accusa più forte: «Una persona, forse l’avvocato De Rensis, ha condotto per tre anni delle indagini parallele. Da queste investigazioni sarebbero emerse prove oggettive sull’identità dei veri colpevoli, che sarebbero più di quattro. Non parlo per fare spettacolo, a 51 anni non ne ho bisogno», ha aggiunto.
Sempio assente, Corona lo cerca a casa
Dopo il mancato interrogatorio di Andrea Sempio – assente per un vizio di forma nell’invito a comparire, secondo i suoi legali – Corona ha deciso di recarsi presso la sua abitazione. Non ha però incontrato il 36enne: una vicina gli ha riferito che Sempio non si fa vedere da giorni.
Un caso ancora irrisolto a 18 anni dall’omicidio
Le parole di Corona riaccendono i riflettori su uno dei casi giudiziari italiani più controversi. A 18 anni dalla morte di Chiara Poggi, il delitto di Garlasco continua a far discutere, con nuove piste investigative, impronte contestate e verità contrapposte che alimentano il dibattito pubblico e mediatico.