Un caso che solleva indignazione e interrogativi. Una studentessa con disabilità è stata esclusa dalla gita scolastica a Vienna, organizzata dal suo istituto agrario a Ora, in Alto Adige. A scoprirlo non è stata la scuola, ma la madre della ragazza, Sonja Bacher, che ha appreso della partenza solo per caso.
“Sono rimasta senza parole, non ne sapevo nulla”, ha raccontato.
La figlia, affetta da sindrome di Down, non è stata neppure informata dell’esistenza della gita, a differenza di tutti i suoi compagni di classe.
La risposta della docente di sostegno: “Non potevo andare”
Interpellata dalla madre, l’insegnante di sostegno ha spiegato che non avrebbe potuto partecipare al viaggio per motivi familiari, e che per questo la scuola avrebbe deciso di escludere automaticamente la studentessa.
Una giustificazione che la madre non ha accettato, tanto da proporre di accompagnare lei stessa la figlia, a proprie spese. Tuttavia, anche questa proposta è stata rifiutata, con la motivazione che le norme assicurative scolastiche non lo permetterebbero.
“Gita troppo impegnativa”: una spiegazione che non convince
A peggiorare la situazione, secondo il racconto della madre, sarebbe arrivata una seconda motivazione:
“Mi hanno detto che il programma era troppo impegnativo e stressante per mia figlia”.
Nonostante abbia suggerito delle soluzioni alternative, anche queste sono state scartate. Bacher sottolinea che non sarebbe stata la prima volta in cui si sarebbe sostituita al personale scolastico per garantire alla figlia l’accesso ad attività didattiche.
Un caso che riapre il dibattito sull’inclusione scolastica
La vicenda, riportata da Il Corriere della Sera e rilanciata da Open, solleva una questione fondamentale: quanto è realmente inclusiva la scuola italiana?
Escludere una studentessa con disabilità senza nemmeno avvisare la famiglia è un fatto che pone seri dubbi sul rispetto del diritto allo studio e alla partecipazione.
La madre, determinata a far sentire la propria voce, ha deciso di rendere pubblica la vicenda affinché episodi simili non si ripetano.