Una nuova ondata di truffe sfrutta la ricerca di impiego per sottrarre dati personali e, in alcuni casi, svuotare conti correnti. Ecco come agiscono i truffatori e i consigli per difendersi.
Allarme truffe: attenzione ai messaggi sospetti
“Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, aggiungici su WhatsApp per parlare di lavoro”. Questa frase, apparentemente innocua, è il primo campanello d’allarme di un nuovo schema di truffa digitale che sta colpendo migliaia di utenti italiani. Il messaggio arriva da un numero di cellulare italiano sconosciuto, non salvato in rubrica, e spesso viene ripetuto più volte, aumentando la possibilità che qualcuno cada nella trappola.
Il fenomeno si sta diffondendo rapidamente, complice l’uso di un linguaggio credibile e la finta autorevolezza dei numeri di telefono locali.
Come agisce la truffa
Il meccanismo è tanto semplice quanto pericoloso. I truffatori si presentano come agenzie per il lavoro o presunti recruiter aziendali, e affermano di offrire opportunità lavorative. Una volta instaurato un contatto, chiedono alla vittima di cliccare su link fraudolenti o compilare moduli online con informazioni personali e finanziarie.
In alcuni casi, il raggiro evolve in proposte di investimento su piattaforme sospette, con la promessa di guadagni facili e immediati. Il tutto sfruttando il desiderio, spesso disperato, di trovare un impiego.
Chi rischia di più
Chi non sta cercando attivamente lavoro può facilmente riconoscere la truffa e ignorarla. Ma per chi ha appena inviato il curriculum o attende risposte da aziende, il messaggio può sembrare reale, aumentando il rischio di cadere nella rete. A farne le spese sono spesso giovani in cerca della prima occupazione, anziani o persone in momenti di difficoltà.
Come difendersi
Per proteggersi da questi tentativi di truffa, è fondamentale seguire alcune buone pratiche di sicurezza digitale:
- Non rispondere a messaggi sospetti o provenienti da numeri sconosciuti.
- Non cliccare su link ricevuti via WhatsApp o SMS.
- Non fornire dati personali, bancari o di accesso a sconosciuti.
- Verificare l’affidabilità dell’azienda che propone l’offerta, controllando online o contattando direttamente l’organizzazione.
- Non inviare denaro o effettuare investimenti su piattaforme non certificate.
Infine, è consigliabile bloccare il numero da cui si è ricevuto il messaggio e, nei casi più gravi, segnalare l’accaduto alla Polizia Postale, contribuendo così a fermare la diffusione di queste truffe.
La rete avvisa: il tam-tam sui social
L’allarme è stato lanciato da numerosi utenti sui principali social network, da Facebook a LinkedIn, dove sempre più persone condividono esperienze simili per mettere in guardia altri potenziali bersagli. La condivisione delle informazioni rimane una delle armi più efficaci contro questo tipo di truffe.