Quali effetti hanno le radiazioni nucleari sugli organismi viventi? Un team di ricercatori americani ha analizzato il genoma dei cani randagi di Chernobyl, scoprendo adattamenti genetici sorprendenti.
Il disastro di Chernobyl e le sue conseguenze
Nell’aprile del 1986, il più grande disastro nucleare della storia ha colpito Pryp”jat’, in Ucraina, rilasciando nell’aria nubi radioattive che si sono diffuse in gran parte dell’Europa. Oltre 300.000 persone sono state evacuate, ma molti animali domestici sono stati abbandonati nella zona contaminata.
Nonostante un ordine ufficiale di eliminare gli animali per prevenire il rischio di contaminazione, molti cani sono riusciti a sopravvivere e a formare branchi nella vasta zona di esclusione di 1.600 km².
I cani di Chernobyl oggi
Sorprendentemente, la fauna locale, compresi gli animali selvatici e i cani randagi, non solo è sopravvissuta, ma è riuscita anche a prosperare. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione degli scienziati, che finora avevano studiato gli effetti delle radiazioni solo su piccoli mammiferi, come i topi.
Un gruppo di ricerca del National Institutes of Health e dell’Università della Carolina del Sud ha recentemente pubblicato su Science Advances i primi risultati dello studio genetico sui cani di Chernobyl.
Mutazioni genetiche e adattamenti
Dopo decenni di esposizione a radiazioni estreme, gli animali di Chernobyl rappresentano un caso unico per comprendere come la vita possa adattarsi a condizioni ambientali estreme. Il team di ricerca, guidato da Gabriela Spatola, ha identificato 15 branchi distinti di cani che vivono in un raggio di 45 km dalla centrale nucleare, ognuno con specifiche mutazioni genetiche.
Uno degli aspetti più interessanti emersi dallo studio è che i cani tendono ad accoppiarsi con individui esposti a livelli simili di radiazioni, il che potrebbe influenzare l’evoluzione della specie nel tempo.
Perché studiare i cani radioattivi di Chernobyl?
Analizzare gli effetti delle radiazioni a lungo termine sugli animali offre preziose informazioni sulla salute umana. Questo studio potrebbe:
- Fornire indicazioni sugli effetti genetici della contaminazione radioattiva sugli esseri viventi.
- Rivelare eventuali mutazioni genetiche protettive, utili per la ricerca medica e per la sicurezza dei lavoratori esposti a radiazioni.
- Offrire spunti per proteggere gli astronauti dalle radiazioni nello spazio.
Gli effetti delle radiazioni sui cani di Chernobyl
Lo scienziato Tim Mousseau, che studia la zona dal 1999, ha rilevato che i cani di Chernobyl presentano un’incidenza elevata di cataratta, ma gli effetti su altri aspetti della salute – come tumori o alterazioni neurologiche – sono ancora oggetto di indagine.
Secondo gli esperti, questa popolazione canina rappresenta un’opportunità unica per comprendere la gestione delle risorse ambientali in contesti estremi. Gli studi continueranno per svelare i segreti genetici dei cani di Chernobyl, offrendo nuove prospettive sulla capacità di adattamento della vita in ambienti ostili.