Papa Francesco, morto lunedì 21 aprile 2025, ha lasciato al mondo un commovente testamento spirituale sull’amore, contenuto nella prefazione del libro “Youcat. Amore per sempre”, pubblicato dalla fondazione ufficiale del Catechismo per i giovani della Chiesa cattolica.
Nel testo, il Pontefice ha scelto una metafora profondamente personale per descrivere l’unione tra due persone: il tango argentino, la danza della sua terra natale, che aveva amato sin da giovane.
«L’amore vero non è una danza passeggera»
Per Papa Francesco, il tango non è solo un ballo, ma l’immagine perfetta di un amore che dura tutta la vita. «Il ballerino e la ballerina si corteggiano, vivono la vicinanza e la distanza, la sensualità, l’attenzione, la disciplina e la dignità», scriveva. «Gioiscono dell’amore e intuiscono cosa possa significare donarsi completamente».
Un messaggio contro l’amore usa e getta
Il Papa non nascondeva la fragilità dell’amore nel mondo contemporaneo. «Quanti matrimoni oggi falliscono dopo tre, cinque, sette anni?», si chiedeva. Ma subito rilanciava con forza: «Non sarebbe meglio, allora, evitare il dolore, godersi a vicenda e poi lasciarsi? Non credetelo. Credete nell’amore, credete in Dio e che potete affrontare l’avventura di un amore per tutta la vita».
Amore, preparazione e fede
Francesco richiamava anche l’importanza della preparazione al matrimonio, citando le parole della Bibbia: «Una sola carne». Per vivere un’unione autentica, sottolineava, serve tempo, dedizione e consapevolezza: «Con l’amore non si scherza. Tutta la vita si svolge nell’amore».
Secondo il Pontefice, al centro del cuore umano c’è il desiderio più profondo: essere accolti senza riserve, e farne esperienza rappresenta il senso ultimo della vita, la chiave per raggiungere la pienezza dell’esistenza.