Una mattinata di ansia e confusione per diversi correntisti di Intesa Sanpaolo, che si sono trovati di fronte a notifiche sospette sull’home banking. Il messaggio segnalava un addebito “non contabilizzato” pari a 1000 euro, scatenando preoccupazioni legate a possibili frodi bancarie o attacchi informatici.
Il malfunzionamento si è verificato tra le 8:55 e le 10:45 di mercoledì 16 aprile. In quel lasso di tempo, alcuni clienti hanno segnalato problemi nei pagamenti, difficoltà nei prelievi agli sportelli ATM e la visualizzazione di movimenti non autorizzati.
L’intervento della banca: “Nessuna perdita di denaro”
Intesa Sanpaolo ha comunicato ufficialmente che si è trattato di un errore tecnico temporaneo nei sistemi informatici, definendolo un “blocco dare” e sottolineando che nessun movimento reale è stato registrato nei conti. I finti addebiti sono stati generati automaticamente e non hanno comportato alcun rischio per i fondi dei clienti.
I messaggi sono stati rimossi in tempi rapidi, e l’accesso ai servizi è tornato alla normalità nel giro di poche ore. Nessuna traccia di attacchi hacker né di violazioni di sicurezza, precisa la banca.
Precedenti simili e problemi ricorrenti
Quello del 16 aprile non è un caso isolato. Situazioni simili si sono già verificate in passato: il 28 febbraio e il 31 marzo 2025, gli utenti avevano lamentato disservizi nella rete POS, difficoltà di accesso all’home banking e notifiche ingannevoli di addebiti.
Questi episodi sollevano dubbi sulla stabilità dei sistemi digitali bancari, in un contesto in cui la sicurezza informatica è sempre più centrale per la fiducia dei clienti.