La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina entra in una nuova fase. Pechino ha annunciato l’inasprimento dei dazi su numerose importazioni statunitensi, con un incremento che passa dall’84% al 125%, secondo quanto comunicato ufficialmente dal Ministero delle Finanze cinese. Le nuove misure entreranno in vigore a partire da domani e rappresentano la risposta diretta a un recente ordine esecutivo degli Stati Uniti che impone nuove “tariffe reciproche” sui prodotti cinesi.
Pechino denuncia gli Usa al Wto
Parallelamente, la Cina ha presentato un ricorso ufficiale al Wto, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, accusando gli Stati Uniti di “bullismo unilaterale” e “violazione delle regole internazionali”. Il portavoce del Ministero del Commercio cinese (MOFCOM) ha sottolineato l’intenzione del governo di difendere con fermezza i propri diritti e il sistema commerciale multilaterale, invitando Washington a “correggere immediatamente” le proprie pratiche.
Mercati asiatici in forte calo
Le tensioni tra le due superpotenze stanno già provocando forti reazioni sui mercati finanziari, in particolare in Asia. Dopo un momento di tregua, le Borse orientali hanno aperto in rosso:
- Nikkei 225 in calo del 5,6%, poi leggero recupero al -4,2%;
- Kospi giù dell’1,3%;
- ASX 200 australiano in calo dell’1,2%;
- Hang Seng a -0,4%, Shanghai a -0,2%.
Curiosamente, l’indice Taiex di Taiwan guadagna l’1,5%, sostenuto dalle aspettative di nuovi ordini a causa della crisi Cina-Usa.
Europa cautamente positiva, Milano apre in rialzo
Mentre le Borse asiatiche vacillano, in Europa si registra una reazione positiva:
- Milano apre a +1,02%, trainata da Nexi e Stmicroelectronics;
- Lo spread BTP-Bund sale a 123 punti base;
- In rialzo anche Francoforte (+0,98%), Parigi (+0,98%) e Londra (+0,81%).
Tajani: “Meloni decisiva nel dialogo con gli Usa”
Nel contesto internazionale, cresce l’attesa per la missione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando da Nuova Delhi, ha dichiarato che “l’Europa punta molto sull’incontro con Donald Trump”, previsto per il 17 aprile, per cercare di ristabilire un dialogo costruttivo tra Usa e Ue.