Con l’aumento delle bollette, ogni dettaglio conta. Tra i tanti accorgimenti per risparmiare energia, uno dei più dibattuti è se lasciare il caricabatterie attaccato alla presa faccia davvero la differenza. La risposta? Sì, ma con qualche sfumatura.
Il caricabatterie senza dispositivo consuma energia?
Sì, anche se non lo vedi. Quando un caricabatterie resta collegato senza alimentare alcun dispositivo, continua a consumare energia in modalità standby. La quantità è minima rispetto a quando ricarica attivamente, ma esiste. E quanto consuma dipende dalla potenza del caricatore.
Ma quanto ci costa davvero?
Dawid Kosiński, esperto di tecnologia, ha messo alla prova la questione già nel 2022. Ha utilizzato un caricabatterie da 90W e un misuratore di consumo. Risultato? Anche lasciandolo collegato tutto l’anno, il costo sarebbe di circa 6 złoty (poco più di 1 euro).
Per caricabatterie meno potenti, come quelli da 10W per smartphone, la spesa annuale è ancora più bassa. I vecchi modelli possono assorbire fino a 0,5W, mentre i caricabatterie moderni certificati UE consumano meno di 0,1W in standby.
Vale la pena scollegarlo?
Dipende. Dal punto di vista economico, il risparmio è trascurabile. Ma ci sono altri motivi per cui potresti voler staccare la spina:
- Sicurezza – Un caricabatterie difettoso o datato aumenta il rischio di cortocircuiti e incendi.
- Impatto ambientale – Un solo caricatore non pesa sulla bolletta, ma moltiplicato per milioni di case diventa un problema globale.
- Ordine e organizzazione – Meno cavi collegati, meno grovigli fastidiosi.
- Durata del caricabatterie – L’esposizione continua alla corrente elettrica potrebbe ridurre la vita utile del dispositivo.
Lasciare il caricabatterie nella presa non svuoterà il portafoglio, ma se vuoi essere più ecologico e sicuro, scollegarlo è comunque una buona abitudine.