La Corea del Nord è nota per il suo rigido sistema di governo, che impone leggi severe e restrizioni sorprendenti sulla popolazione. Alcune di queste normative, volte a preservare l’ideologia del regime, risultano particolarmente incredibili agli occhi del mondo esterno. Scopriamo le più assurde.
Controllo delle acconciature
Nel paese è in vigore una lista ufficiale di tagli di capelli approvati: gli uomini possono scegliere tra 15 stili, mentre le donne ne hanno a disposizione 18. L’obiettivo è evitare influenze occidentali e mantenere un’uniformità sociale.
Divieto dei jeans blu
Indossare jeans blu è vietato in quanto considerato un simbolo dell’imperialismo occidentale. Questo capo d’abbigliamento, associato agli Stati Uniti, è bandito per proteggere i principi del socialismo nordcoreano.
Accesso limitato ai media stranieri
I cittadini non possono accedere a film, programmi TV e siti web stranieri. Radio e televisioni sono preimpostate sui canali statali, e la loro manomissione è un reato grave.
Politica delle “tre generazioni di punizione”
Chiunque commetta un crimine politico non solo rischia il carcere, ma anche le successive due generazioni della sua famiglia possono essere imprigionate. Una misura estrema per eliminare ogni traccia di dissenso.
Restrizioni sui viaggi interni
Anche gli spostamenti all’interno del paese sono regolamentati. Per viaggiare da una città all’altra, i cittadini devono ottenere permessi speciali, utili al regime per monitorare i movimenti della popolazione.
Obbligo di inchinarsi alle statue dei leader
Chiunque si trovi di fronte a una statua di un leader nordcoreano è obbligato a inchinarsi in segno di rispetto e lealtà. Il mancato rispetto di questa regola può portare a conseguenze severe.
Controllo delle fotografie
Scattare foto è strettamente regolamentato: è vietato fotografare statue dei leader in modo parziale, militari o edifici in costruzione. Le autorità possono confiscare il materiale o applicare sanzioni severe.
Divieto di Bibbie e materiali religiosi
La Corea del Nord promuove un ateismo di Stato e vieta il possesso di Bibbie o altri testi religiosi. La diffusione di dottrine spirituali è considerata una minaccia al regime.
Restrizioni sull’interazione con gli stranieri
I cittadini nordcoreani hanno limitati contatti con gli stranieri, per evitare l’influenza di idee esterne che potrebbero minare la stabilità del regime.
Controllo dei dispositivi elettronici
L’accesso a internet è fortemente limitato: esiste una rete intranet nazionale, Kwangmyong, che permette solo la consultazione di contenuti approvati dal governo.
Queste leggi rappresentano l’estremo controllo esercitato dal governo nordcoreano sulla vita quotidiana dei suoi cittadini, con l’obiettivo di mantenere ordine e isolamento dal resto del mondo.