Un Boeing 787 diretto a Roma Fiumicino ha vissuto momenti di tensione quando, durante il sorvolo sopra la Calabria, ha improvvisamente interrotto i contatti radio con i controllori del traffico aereo. Il volo, partito da Mombasa, Kenya, ha generato un allarme nei cieli italiani nella giornata di lunedì, scatenando una reazione fulminea da parte delle forze aeree.
Non appena il segnale radio è scomparso, il Combined Air Operation Centre (CAOC) della NATO, situato a Torrejon, Spagna, ha emesso un ordine di decollo immediato – lo scramble. La base di Amendola, in Puglia, ha risposto prontamente, lanciando in volo due caccia F-35A del 32° Stormo per intercettare il velivolo. Coordinati dal Comando delle Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico e guidati dal 22° Gruppo della Difesa Aerea di Licola, i due jet sono stati equipaggiati con tutte le informazioni necessarie per localizzare il Boeing e verificare lo stato dell’aereo.
Prima che gli F-35 potessero avvicinarsi, l’equipaggio del Boeing ha ripristinato le comunicazioni radio. Il volo, ormai di nuovo sotto il controllo dei radar civili, ha proseguito la sua rotta verso la capitale senza ulteriori problemi. Una volta accertata la risoluzione dell’anomalia, i caccia hanno fatto ritorno alla loro base, completando con successo la missione.
L’efficienza del sistema di difesa aerea
L’operazione ha evidenziato l’elevata preparazione e prontezza operativa delle forze aeree italiane e della NATO, sempre pronte a intervenire in pochi minuti per rispondere a possibili minacce nei cieli. Grazie all’avanzata tecnologia dei velivoli F-35 e alla competenza dei piloti, il servizio di difesa aerea può intervenire in qualsiasi momento, garantendo la sicurezza dello spazio aereo nazionale e alleato.
Quando un velivolo civile perde i contatti radio o diventa sospetto per qualsiasi motivo, il protocollo militare prevede l’ordine di scramble: il decollo immediato di caccia armati per identificare e verificare la situazione. Questo intervento rapido mira a prevenire eventuali minacce alla sicurezza, sia che si tratti di emergenze a bordo che di possibili atti ostili.
Il caccia F-35 Lightning II è il pilastro della difesa aerea moderna. Prodotto dalla statunitense Lockheed Martin, questo velivolo di quinta generazione è un’arma tecnologica senza precedenti. Dotato di capacità stealth per evitare i radar e sistemi avanzati di comunicazione, l’F-35 è in grado di svolgere molteplici missioni senza necessità di modifiche, dalla supremazia aerea al supporto tattico.
L’Italia continua a investire nel potenziamento della propria flotta di F-35. Recentemente è stato approvato un incremento del numero di caccia, con un ordine aggiuntivo di 25 unità, che porterà il totale a 115 velivoli. Questo rappresenta un ulteriore rafforzamento della capacità difensiva del paese e una garanzia di maggiore sicurezza per il futuro.