Un normale volo serale si è trasformato in un’esperienza da dimenticare per circa 150 passeggeri del volo Ryanair in partenza da Trapani per Roma Fiumicino. L’aereo, previsto in partenza alle 19:10 di venerdì 28 giugno, è rimasto fermo a lungo con il portellone chiuso e l’aria condizionata spenta, a causa di un pezzo mancante necessario al decollo.
La temperatura all’interno della cabina è rapidamente diventata insopportabile. A raccontare la vicenda è un passeggero romano, intervistato da Today.it: «Ci hanno detto che mancava un componente e che sarebbe arrivato a breve. Ma intanto eravamo chiusi dentro, fermi, con un caldo infernale».
Scene di panico a bordo: malori e tensione alle stelle
Con il passare dei minuti, la situazione è degenerata. «Un uomo ha accusato un malore e si è alzato, poi anche altri hanno iniziato a sentirsi male. È scoppiato il panico», riferisce il testimone. L’ambiente era diventato insostenibile: persone urlavano, si insultavano, bambini in lacrime e un corridoio invaso da passeggeri accalcati.
Nonostante le richieste di poter scendere, la compagnia ha inizialmente spiegato che il rientro in aeroporto avrebbe comportato un ulteriore ritardo di almeno tre ore. Solo dopo una lunga attesa, con l’apertura del portellone e un minimo ricircolo d’aria, ai passeggeri è stato concesso di scendere sulla scala esterna, presidiata da una hostess.
Sosta sulla pista e sintomi da shock
Una volta fuori dall’aereo, la situazione non è migliorata: «C’era chi vomitava, chi piangeva – racconta il passeggero – è difficile spiegare a parole il livello di disagio vissuto. È stato un vero incubo». Alcuni passeggeri, una volta autorizzati a ripartire, hanno espresso riluttanza a risalire a bordo, mentre durante il volo regnava un clima di forte tensione.
Anche dopo l’atterraggio a Roma, la paura non era ancora passata: «Molti si sono alzati con l’aereo ancora in corsa sulla pista, spinti dal desiderio di fuggire da quella situazione drammatica».
Un episodio che solleva interrogativi
L’episodio solleva interrogativi sulla gestione dell’emergenza a bordo e sul rispetto delle norme di sicurezza, specialmente in condizioni climatiche estreme. Ryanair, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’accaduto. Nel frattempo, molti passeggeri chiedono risposte e tutele, dopo aver vissuto un’esperienza che difficilmente dimenticheranno.