Con la morte di Papa Francesco, la Chiesa cattolica entra ufficialmente nel periodo noto come Sede Vacante, ovvero l’intervallo di tempo in cui il trono di San Pietro rimane vacante, in attesa dell’elezione del nuovo Papa.
Questa fase è regolata dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996 e aggiornata successivamente da Benedetto XVI. Le sue disposizioni stabiliscono in modo preciso tempi, ruoli e modalità di gestione della transizione.
Il ruolo centrale del Cardinale Camerlengo
La Sede Vacante ha inizio con la verifica ufficiale della morte del Pontefice, effettuata dal Cardinale Camerlengo, figura chiave in questo momento delicato. Egli ha il compito di:
- Accertare il decesso del Papa secondo una formula tradizionale alla presenza di testimoni, dichiarando l’avvio della Sede Vacante.
- Sigillare gli appartamenti papali e l’ufficio personale del Pontefice, vietando ogni accesso fino all’elezione del successore.
- Convocare il Collegio dei Cardinali, che nelle Congregazioni Generali si occupa degli affari ordinari e organizza il Conclave.
Nel frattempo, viene dato l’annuncio ufficiale della morte del Papa dalla Sala Stampa Vaticana e le campane di San Pietro suonano a lutto. Nei giorni successivi si tengono i funerali del Pontefice, solitamente celebrati nella Basilica di San Pietro, dove spesso avviene anche la sepoltura.
Il Conclave: come si elegge un nuovo Papa
Il Conclave è la fase solenne e riservata in cui i cardinali elettori – tutti quelli con meno di 80 anni – si riuniscono per eleggere il nuovo Pontefice. Solitamente si svolge tra il 15° e il 20° giorno dopo la morte del Papa, per permettere ai cardinali di tutto il mondo di giungere a Roma.
Ecco le principali fasi del Conclave:
- Ingresso nella Cappella Sistina: preceduto da una messa solenne, l’ingresso segna l’inizio ufficiale della clausura. I cardinali pronunciano un giuramento di segretezza assoluta.
- Scrutinio segreto: ogni cardinale vota su una scheda. È necessaria la maggioranza dei due terzi per l’elezione valida.
- Fumate nere e bianche: dopo ogni votazione, le schede vengono bruciate. La fumata nera indica un voto inconcludente, la fumata bianca annuncia l’elezione del nuovo Papa.
- Accettazione e nuovo nome: il cardinale eletto viene interrogato con la formula canonica e, se accetta, sceglie il proprio nome pontificale. Poi si reca nella cosiddetta Stanza delle Lacrime, dove indossa le vesti papali.
- Annuncio al mondo: infine, il cardinale protodiacono si affaccia dalla loggia della Basilica di San Pietro per pronunciare lo storico “Habemus Papam!”, annunciando ufficialmente il nome del nuovo Pontefice.
La Chiesa tra lutto e speranza
In attesa di un nuovo Papa, la Chiesa cattolica vive un momento di riflessione e unità, affidandosi alle sue antiche regole e alla guida spirituale del Collegio dei Cardinali. Il mondo osserva con attenzione questa delicata fase, tra il dolore per la scomparsa di Papa Francesco e l’attesa di conoscere chi sarà il suo successore.