Con un gesto dal forte valore simbolico e pastorale, Papa Leone XIV ha annunciato la reintroduzione del bonus di 500 euro ai dipendenti del Vaticano, una gratifica tradizionalmente concessa in occasione dell’elezione di un nuovo Papa, ma sospesa nel 2013 da Papa Francesco per scelta di sobrietà.
Il ritorno di una tradizione interrotta
Il bonus una tantum, pari a 500 euro, è stato versato ieri, venerdì 23 maggio, a tutti i lavoratori della Santa Sede. Si tratta di una consuetudine consolidata nella Curia romana fino all’elezione di Jorge Mario Bergoglio, che decise di rinunciarvi per motivi etici ed economici, coerentemente con la linea di una Chiesa sobria e vicina ai più poveri.
Con questa decisione, Leone XIV segna una discontinuità di stile, scegliendo di valorizzare il personale vaticano attraverso un gesto concreto che punta a rafforzare il senso di appartenenza all’interno delle mura leonine.
Un segnale alla vigilia della prima udienza
Il gesto assume ulteriore peso alla luce della prima udienza pubblica del nuovo Papa, in programma oggi in Vaticano, proprio con i dipendenti. Un incontro atteso e carico di significati, in cui Leone XIV potrà rivolgersi direttamente a chi quotidianamente sostiene il funzionamento della macchina ecclesiastica.
Più che un premio: un messaggio di svolta
Secondo fonti vicine al Vaticano, la scelta del Pontefice vuole essere un segnale di attenzione e rispetto verso la “famiglia vaticana”, ma anche un’indicazione dello stile che caratterizzerà il suo pontificato: più attenzione alla persona, più spazio alla cura interna e alla dignità delle forme.
Se da un lato Papa Francesco aveva voluto marcare il suo pontificato con un taglio netto rispetto alle tradizioni considerate opulente, Leone XIV sembra voler conciliare simbolo e sostanza, riaffermando una visione più istituzionale ma non per questo meno attenta al benessere delle persone.
Una linea pastorale tra tradizione e umanità
Il ripristino del bonus rappresenta dunque molto più di una gratifica economica: è un segnale politico e pastorale, una dichiarazione di intenti che punta a rinsaldare il legame tra Papa e lavoratori, in un momento in cui la Chiesa guarda al futuro cercando equilibrio tra rinnovamento e radici.
Tutti gli occhi ora sono puntati sull’udienza di oggi, primo vero discorso di Papa Leone XIV al suo “popolo interno”: un passaggio che potrebbe definire il tono di un pontificato che già nei suoi primi atti non passa inosservato.