Si moltiplicano in tutta Italia i casi di rapimenti di cani con richiesta di riscatto. Quello che fino a pochi anni fa sembrava un fenomeno isolato è oggi una vera emergenza: dai barboncini agli American Staffordshire, passando per Bulldog francesi, Yorkshire Terrier e Labrador Retriever, nessuna razza è più al sicuro dai malviventi.
Secondo i dati più recenti, il numero di furti di cani è in costante aumento rispetto agli anni precedenti. Già nel 2017 i casi erano lo 0,4% del totale, ma nel 2023 si è registrata una media di tre furti al giorno, per un totale di quasi mille cani rubati ogni anno.
I casi simbolo dell’estate: Soverato e Pontremoli
A Soverato, il proprietario di un American Staffordshire si è visto strappare il cane al guinzaglio in pieno giorno. Dopo poche ore ha ricevuto una telefonata: «Se lo rivuoi mi devi dare 500 euro». Fortunatamente, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, il cane è stato recuperato e il ladro arrestato.
A Pontremoli, in provincia di Massa Carrara, i malviventi hanno rubato non solo gioielli e contanti durante un furto in casa, ma anche Milo, un cucciolo regalato a una bambina di otto anni. Dopo giorni di apprensione, Milo è stato ritrovato in un’area industriale, probabilmente abbandonato dopo un tentativo di vendita andato a vuoto.
Cresce l’allarme, anche in Europa
Il fenomeno del furto di animali domestici è ormai una piaga in tutta Europa. In Regno Unito, secondo un’indagine del Mirror, il mercato nero dei cani vale oltre 120mila sterline l’anno. In Germania, la polizia ha smantellato una rete criminale dedita al furto e alla rivendita online di cani rubati.
Perché il microchip è fondamentale
Molti cani sottratti ai loro padroni sono stati ritrovati proprio grazie al microchip, strumento indispensabile per tracciare la proprietà legale dell’animale. È altrettanto importante mantenere aggiornati i dati registrati al microchip, per facilitare il ritrovamento in caso di smarrimento o furto.
I social come arma contro i furti di cani
Nei casi più recenti, la mobilitazione sui social network ha svolto un ruolo decisivo. Pagine Facebook e gruppi dedicati agli animali smarriti aiutano ogni giorno centinaia di famiglie a riabbracciare i propri amici a quattro zampe.
Il fenomeno dei furti di cani con richiesta di riscatto rappresenta un problema in crescita, che richiede la massima attenzione da parte dei proprietari. La prudenza, l’uso del microchip e il supporto delle comunità online possono fare la differenza per evitare che la peggiore paura di ogni proprietario si trasformi in realtà.