Nuovo capitolo nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il governo di Pechino ha ordinato alle proprie compagnie aeree di sospendere le consegne di nuovi aerei Boeing, in particolare del modello 737 Max, in risposta alla recente decisione degli Stati Uniti di imporre dazi del 145% su numerosi beni cinesi. Lo riporta Bloomberg News, evidenziando come la tensione stia avendo ripercussioni dirette sull’aviazione civile.
Secondo fonti vicine al dossier, il governo cinese ha inoltre chiesto ai propri vettori di interrompere gli acquisti di attrezzature e parti di aeromobili provenienti da aziende statunitensi. Tra le misure al vaglio, anche un piano di supporto economico per le compagnie che prendono in leasing aerei Boeing e che oggi si trovano ad affrontare costi insostenibili.
Cresce la tensione commerciale: dazi record su beni cinesi
Alla base della decisione cinese ci sono i nuovi dazi imposti da Washington, che hanno fatto lievitare significativamente i costi legati all’importazione di aerei e componentistica statunitense. Le autorità di Pechino hanno dichiarato che, in queste condizioni, le consegne di nuovi aerei non sono più sostenibili dal punto di vista finanziario.
Il provvedimento rischia di bloccare almeno dieci Boeing 737 Max destinati a compagnie come China Southern, Air China e Xiamen Airlines. Alcuni esemplari, già pronti per la consegna, potrebbero essere comunque autorizzati caso per caso, se la documentazione è stata completata prima del 12 aprile.
La Cina guarda altrove: Airbus e Comac tra le alternative
Il blocco cinese arriva in un momento delicato per Boeing, già alle prese con problemi di qualità e una reputazione minata da incidenti e ritardi. La Cina, che in passato rappresentava quasi un quarto delle consegne globali dell’azienda americana, ora punta su Airbus e sul proprio velivolo di produzione nazionale, il Comac C919, per soddisfare la crescente domanda interna.
Non a caso, durante l’ultima visita ad Hanoi, il Premier vietnamita Pham Minh Chinh ha invitato il presidente di Comac, He Dongfeng, a investire in centri di manutenzione e assistenza per aeromobili in Vietnam, rafforzando così la collaborazione aerea tra Pechino e Hanoi. L’obiettivo è ampliare le opzioni di acquisto e leasing di aerei asiatici, riducendo la dipendenza da fornitori statunitensi.
Il futuro del mercato aereo globale è sempre più incerto
Il braccio di ferro commerciale tra Washington e Pechino rischia di avere effetti duraturi su un settore già fragile e in trasformazione. La dipendenza dalle filiere globali, i costi in aumento e la crescente politicizzazione delle forniture aeronautiche stanno spingendo i Paesi a rivalutare i propri partner industriali.
Con la ritorsione cinese e le barriere imposte dagli Stati Uniti, il rischio è una frammentazione del mercato globale dell’aviazione. Una dinamica che potrebbe favorire i produttori locali, ma che allo stesso tempo mette in crisi i grandi player internazionali, a partire da Boeing.