Nel pomeriggio di mercoledì 23 luglio, l’isola greca di Creta è stata interessata da un terremoto di magnitudo 5, registrato alle 15:26 ora italiana. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’epicentro è stato localizzato in mare, a una profondità di 20,9 chilometri, nelle vicinanze dell’isola di Anticitera, tra Creta e il Peloponneso.
Il sisma, percepito chiaramente dalla popolazione, non ha causato vittime né danni materiali, come confermato dalle autorità locali e dalla Sala Sismica INGV di Roma.
Nessun danno, ma resta alta l’attenzione
Le autorità greche hanno confermato che i controlli strutturali iniziali su edifici e infrastrutture non hanno evidenziato criticità. Nonostante ciò, hanno invitato la popolazione alla prudenza in caso di possibili scosse di assestamento.
Il sisma è stato rilevato anche dall’Istituto di Geodinamica di Atene, che ha confermato la localizzazione marina dell’epicentro come fattore mitigante dell’impatto sulle zone abitate.
Creta in una zona ad alta sismicità
La Grecia si trova in una delle aree geologicamente più attive d’Europa, soggetta a frequenti movimenti tellurici a causa della costante interazione tra le placche tettoniche eurasiatica e africana.
La scossa odierna, seppur moderata, ha riportato l’attenzione sull’elevato livello di sismicità dell’area. Gli abitanti dell’isola, ormai abituati a simili fenomeni, hanno reagito con compostezza e senza panico.
Precedente recente il 7 luglio
Non è il primo evento sismico registrato a luglio sull’isola. Il 7 luglio scorso, una scossa di magnitudo 5 era stata rilevata nella stessa area, con epicentro a circa 33 km a sud-est di Palekastro e a una profondità di 9 chilometri. Anche in quel caso, il terremoto era stato avvertito lungo tutta la costa orientale, senza provocare danni a persone o cose.