Chi sta per acquistare un’auto usata deve prestare particolare attenzione a una delle truffe più diffuse nel settore automobilistico: quella dei chilometri scalati. Non si tratta di una leggenda metropolitana, ma di una pratica illegale che colpisce ogni anno migliaia di automobilisti in tutta Europa.
Cos’è la truffa dei chilometri scalati
La truffa si basa su una manomissione del contachilometri per far sembrare che il veicolo abbia percorso molti meno chilometri di quelli reali. Ad esempio, un’auto con 120.000 km può essere “riportata indietro” fino a 60.000 km, inducendo in errore l’acquirente sul reale stato d’usura.
Questa pratica può essere scoperta incrociando i dati dei tagliandi di manutenzione o delle revisioni, ma in molti casi i truffatori adottano tecniche più sofisticate.
Il nuovo pericolo: il blocco del contachilometri
Sta emergendo una variante ancora più insidiosa: il blocco del contachilometri. In questo caso si utilizza un dispositivo illegale che interrompe o rallenta la registrazione dei chilometri percorsi. Il risultato è una vettura che, anche dopo anni di utilizzo, sembra essere stata guidata pochissimo.
Il vantaggio per i truffatori? Nessuna discrepanza con i dati ufficiali dei tagliandi o delle revisioni, rendendo la manipolazione quasi invisibile.
L’allarme arriva dai Paesi Bassi
A lanciare l’allarme è stata la Vereniging Aanpak Tellerfraude (VAT), un’associazione olandese che combatte le frodi nel mercato auto. Le autorità dei Paesi Bassi hanno avvertito che le auto dotate di tali dispositivi possono essere sequestrate e demolite, e il fenomeno si sta diffondendo anche in Italia.
Una pratica illegale e perseguibile
Ricordiamo che la manipolazione del contachilometri è un reato. Chi vende un veicolo alterato può essere accusato di:
- Truffa (art. 640 Codice Penale)
- Frode nell’esercizio del commercio (art. 515 Codice Penale)
Le conseguenze possono includere sanzioni penali, multe salate e il sequestro del veicolo.
Come difendersi da una truffa sui chilometri
Per tutelarsi da questo tipo di frode, è fondamentale:
- Verificare lo storico dei tagliandi e delle revisioni
- Consultare il libretto di manutenzione
- Confrontare i dati con quelli registrati da precedenti proprietari o officine autorizzate
- Far controllare l’auto da un meccanico di fiducia
- Richiedere una perizia tecnica prima dell’acquisto
Acquistare un’auto usata sicura è possibile, ma solo con la giusta attenzione e consapevolezza. Occhi aperti e documentazione alla mano per evitare di cadere vittime di una delle frodi più insidiose del mercato automobilistico.