La fine del servizio militare obbligatorio per Suga dei BTS segna un nuovo capitolo nella storia della band K-pop più famosa al mondo. Con il suo imminente congedo, previsto nelle prossime settimane, si chiude il ciclo della leva militare per tutti i sette membri del gruppo sudcoreano.
Lo ha annunciato la stessa Big Hit Music, etichetta che gestisce i BTS, attraverso un post ufficiale sulla piattaforma WeVerse: «Siamo entusiasti di annunciare l’imminente congedo di Suga dai servizi sociali. Non sono previsti eventi pubblici per motivi di sicurezza. Vi chiediamo di mostrare il vostro affetto a distanza».
Un percorso iniziato nel 2022: tutti i membri ora congedati
Il primo ad assolvere l’obbligo di leva era stato Jin, seguito nel 2023 da J-Hope. Nel giugno 2025 hanno lasciato il servizio anche Jungkook, Jimin, RM e V, protagonisti di una simbolica mini-reunion immortalata in un video diventato virale tra i fan. Ora, con la conclusione del servizio da parte di Suga, i BTS sono ufficialmente pronti a guardare al futuro come gruppo al completo.
Durante il servizio militare, i membri hanno continuato a lavorare su progetti personali. In un’intervista a Rolling Stone, J-Hope ha dichiarato: «Le esperienze fatte in quel periodo hanno influenzato profondamente la mia musica e il mio modo di raccontare storie».
Il ritorno dei BTS: atteso per marzo 2026
Secondo quanto riportato dal Korea Herald, la reunion dei BTS è prevista per marzo 2026, quattro anni dopo la pausa annunciata nel 2022 per adempiere agli obblighi militari e dedicarsi alle carriere soliste. L’informazione è stata confermata da fonti interne alla Hybe Corporation, la società madre di Big Hit.
Il nuovo album non dovrebbe coinvolgere il produttore storico del gruppo, Slow Rabbit, che ha preferito concentrarsi sui TOMORROW X TOGETHER. Tuttavia, la stessa Hybe ha assicurato che «produttori talentuosi sono già al lavoro con i BTS per creare un progetto memorabile».
L’impatto economico del ritorno
Il ritorno dei BTS sulle scene internazionali non sarà solo un evento musicale, ma anche un possibile motore per l’economia sudcoreana. Secondo il Korea Culture and Tourism Institute, prima della pausa il gruppo generava oltre 5,5 trilioni di won l’anno (pari a circa 4 miliardi di dollari), contribuendo allo 0,2% del PIL della Corea del Sud.
Nonostante alcune incertezze interne legate a un’indagine in corso sul presidente della Hybe per sospetto insider trading, il gruppo punta a una ripartenza solida. Il CEO Lee Jae-sang ha dichiarato: «I membri si stanno preparando con impegno. Quando sarà il momento, faremo in modo che tutti sappiano che i BTS sono tornati».
