Nel mondo dei cani, esistono razze che rappresentano vere e proprie pagine viventi della storia dell’uomo. Razze antiche e legate alle tradizioni locali, oggi minacciate non da eventi naturali, ma da scelte umane dettate da mode passeggere e dalla standardizzazione del mercato. Le razze canine a rischio di estinzione stanno progressivamente scomparendo, portando con sé un frammento di identità culturale e di memoria collettiva.
Perché alcune razze canine sono in pericolo
Le cause del declino sono molteplici. L’abbandono delle attività rurali, il calo della domanda per cani legati alla pastorizia o alla caccia, e la scarsa diffusione al di fuori dei territori d’origine rendono vulnerabili numerose razze. A questo si aggiungono l’invecchiamento degli allevatori, la scarsa visibilità mediatica e la preferenza per razze più conosciute e “alla moda”.
Le razze canine a rischio da conoscere e proteggere
Le associazioni cinofile, tra cui l’ENCI e il Kennel Club britannico, segnalano numerose razze di cani in via di estinzione. Eccone alcune da tenere d’occhio:
- Otterhound: britannico, un tempo usato per la caccia alla lontra, oggi sopravvive con poche centinaia di esemplari.
- Skye Terrier: aristocratico e un tempo amatissimo dalla regina Vittoria, oggi oscurato da razze più commerciali.
- Dandie Dinmont Terrier: piccolo, riconoscibile, ma sempre più raro.
- Sussex Spaniel: dal carattere docile, ma tra i meno diffusi tra i cani da caccia.
- Catalburun (Pointer Turco): distintivo per la narice divisa, è una rarità assoluta.
- Pastore della Sila: razza italiana storica, ancora poco valorizzata ma in fase di recupero.
- Cirneco dell’Etna: fiero cane siciliano, simile al Podenco, simbolo da proteggere.
- Mudi: intelligente e versatile cane ungherese, poco noto al di fuori del suo Paese.
- Norwegian Lundehund: antico cane norvegese dalle caratteristiche fisiche uniche.
- Cane da pastore Bergamasco: tipico delle Alpi, celebre per il suo manto a corde, ma poco richiesto.
Cosa possiamo fare per salvare le razze in pericolo
La tutela delle razze rare di cani passa attraverso tre azioni fondamentali: conoscere, scegliere, sostenere. Informarsi sulle razze a rischio è il primo passo per valorizzare la diversità genetica e culturale. Scegliere consapevolmente un cane raro, anche se lontano dalle tendenze del momento, può fare la differenza. Infine, è essenziale sostenere gli allevatori che, con passione e competenza, si dedicano alla conservazione di queste razze.
Non solo animali: un’eredità culturale da difendere
Parlare di razze canine a rischio significa dare voce a una biodiversità domestica spesso ignorata. Ogni razza in pericolo racconta una storia, una funzione, un legame con il territorio. Adottare uno di questi cani, o anche solo farli conoscere, è un gesto concreto per salvare le razze canine e mantenere viva una parte preziosa del nostro passato.