Il cuneo fiscale rappresenta la differenza tra il costo complessivo sostenuto dal datore di lavoro e il salario netto percepito dal dipendente. Con la Legge di Bilancio 2025, il Governo italiano introduce un intervento strutturale che modifica radicalmente il sistema di agevolazioni contributive in vigore nel 2024.
A partire da gennaio, il precedente esonero contributivo del 6-7% viene sostituito da nuove misure permanenti:
- un’indennità non imponibile per i redditi più bassi;
- una detrazione fiscale per chi rientra nel ceto medio.
Obiettivo dichiarato: aumentare il potere d’acquisto e migliorare il netto in busta per milioni di lavoratori.
Le nuove misure nel dettaglio
Indennità esente per redditi fino a 20.000 euro
Per chi percepisce un reddito complessivo annuo fino a 20.000 euro, è prevista una somma aggiuntiva non tassabile calcolata in percentuale rispetto al reddito da lavoro dipendente:
- 7,1% per redditi fino a 8.500 euro
- 5,3% per redditi compresi tra 8.501 e 15.000 euro
- 4,8% per redditi tra 15.001 e 20.000 euro
Tale importo verrà erogato direttamente in busta paga e non concorrerà alla formazione del reddito imponibile.
Detrazione fiscale per redditi tra 20.001 e 40.000 euro
Per i lavoratori con redditi superiori ai 20.000 euro, ma non oltre i 40.000 euro, è prevista una detrazione fiscale annuale così suddivisa:
- 1.000 euro per redditi fino a 32.000 euro
- Per redditi tra 32.001 e 40.000 euro, la detrazione diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi
Ad esempio, un dipendente con un reddito annuo di 37.000 euro potrà beneficiare di una detrazione di circa 375 euro, ovvero circa 31 euro al mese.
Chi ci guadagna e chi no
Gli effetti delle nuove misure variano in base alla fascia reddituale:
- Redditi fino a 20.000 euro: lieve incremento del netto mensile grazie all’indennità
- Redditi tra 20.001 e 34.000 euro: variazioni minime, con benefici limitati o possibili leggere riduzioni
- Redditi tra 35.000 e 40.000 euro: incremento netto significativo, fino a 1.000 euro annui
- Redditi oltre i 40.000 euro: nessun beneficio previsto
Un esempio concreto: un lavoratore con RAL di 35.000 euro vedrà un aumento netto di circa 1.000 euro annui rispetto al 2024, mentre chi percepisce 25.000 euro potrebbe registrare un leggero calo del netto mensile.
Implicazioni pratiche per i lavoratori
Le nuove agevolazioni saranno applicate automaticamente in busta paga dai datori di lavoro, in quanto sostituti d’imposta. Tuttavia, eventuali importi indebitamente percepiti saranno recuperati in fase di conguaglio fiscale. Se la somma da restituire supera i 60 euro, il recupero avverrà in dieci rate mensili.
Le novità introdotte dal taglio del cuneo fiscale nel 2025 rappresentano un passo importante verso una maggiore equità salariale, soprattutto per le fasce di reddito medio-basse. Tuttavia, gli effetti non saranno uniformi. È quindi fondamentale che ogni lavoratore verifichi attentamente la propria busta paga per valutare l’impatto effettivo delle nuove misure sul proprio stipendio netto.