Chiunque si metta in viaggio tende a riempire la valigia con qualcosa in più del necessario. Ma quando a partire è Re Carlo III, l’idea di “bagaglio personale” assume proporzioni decisamente regali. In occasione della sua visita in Italia, il sovrano britannico ha confermato una fama ormai ben consolidata: quella di non rinunciare mai al proprio comfort, ovunque si trovi.
Un viaggio? Quasi un trasloco
Secondo quanto riportato dalla scrittrice Tina Brown nel libro The Palace Papers, il re non lascia nulla al caso. Anzi, si potrebbe parlare di un vero e proprio “trasloco itinerante”. Ogni viaggio include una lunga lista di oggetti indispensabili per il benessere del sovrano, molti dei quali decisamente insoliti per un bagaglio standard.
Gli irrinunciabili del comfort reale
Tra gli articoli che Carlo III porta sempre con sé, spiccano:
- La sua carta igienica preferita, per una questione di comfort personale;
- Una tavoletta del water personalizzata, da installare ovunque soggiorni;
- Il suo cuscino lombare, utile per alleviare i dolori alla schiena;
- Il materasso personale, spedito in anticipo, per garantire sonni regali.
Ogni dettaglio è pensato per ricreare un ambiente familiare, tanto da far sentire il re a casa in qualunque parte del mondo.
I quadri, gli acquerelli e l’amore per la Scozia
Oltre al comfort fisico, anche quello emotivo conta. Carlo porta con sé alcuni quadri raffiguranti paesaggi scozzesi, simbolo del suo forte legame con la terra d’origine. Queste opere vengono appese nella stanza d’albergo e poi riportate a casa. Non mancano nemmeno acquerelli e materiale per dipingere, con cui il re si rilassa nei momenti liberi dagli impegni ufficiali.
Il rituale del cibo: Martini, miele e vassoi riscaldati
Anche a tavola il sovrano ha abitudini ben precise:
- Un Martini prima di cena, servito rigorosamente nel suo bicchiere personale;
- Un vassoio scaldavivande, per mantenere i piatti alla giusta temperatura;
- A colazione, muesli, frutta secca e almeno sei tipi diversi di miele biologico, selezionati con cura.
Insomma, più che viaggi diplomatici, quelli di Carlo III sembrano vere e proprie spedizioni logistiche, che raccontano molto della personalità di un monarca attento, esigente e profondamente legato alle sue routine quotidiane.