Un terremoto di magnitudo 8.8, tra i più forti del secolo, ha colpito l’Estremo Oriente russo, precisamente al largo della penisola di Kamchatka, alle 01:24 ora italiana (11:24 locali). La scossa, classificata dallo USGS come una delle più potenti dal 2011, ha scatenato un allarme tsunami su scala globale, coinvolgendo decine di Paesi affacciati sul Pacifico.
Il Pacific Tsunami Warning Center (PTWC) ha confermato la generazione di onde potenzialmente pericolose, con evacuazioni di massa, sospensione di voli, chiusura di porti e scuole da Giappone, Hawaii e Nuova Zelanda fino all’America Latina.
Kamchatka, Russia: città evacuate, edifici danneggiati, comunicazioni in tilt
L’epicentro è stato localizzato a 119 km da Petropavlovsk-Kamchatsky, a 20 km di profondità. Il sisma ha provocato danni a edifici, blackout e interruzioni mobili, con richieste di assistenza medica ma nessun ferito grave segnalato.
Nelle Isole Curili, l’onda anomala ha colpito la città di Severo-Kurilsk, provocando inondazioni e danni strutturali. Il sindaco ha confermato l’evacuazione totale della popolazione, avvenuta in un’ora grazie al tempestivo allarme.
Allerta tsunami in mezzo mondo: evacuazioni in corso e trasporti paralizzati
Giappone: oltre 900.000 persone evacuate lungo la costa pacifica. Onde di 50 cm rilevate a Ishinomaki.
Hawaii: dichiarato lo stato di emergenza, sirene attivate, strade in tilt durante le evacuazioni.
Cina: allerta gialla, evacuazioni a Shanghai anche per l’arrivo del ciclone Co-May.
USA e Canada: onde previste fino a 60 cm lungo le coste di Oregon, California, Stato di Washington e British Columbia.
America Latina: allerta tsunami per Messico, Perù, Ecuador e Isole Galapagos, con onde fino a 1 metro.
Polinesia francese: onde previste tra 1 e 3 metri sulle Isole Marchesi.
Nuova Zelanda e Filippine: avvisi di sicurezza e divieti di accesso a spiagge, fiumi e porti.
Una scossa storica: il sisma più forte dal 1952 in Kamchatka
Il terremoto odierno è il più potente registrato nella regione dal sisma del 1952 (magnitudo 9.0). Secondo il Servizio geofisico russo, si tratta di un evento eccezionale, con repliche già arrivate a magnitudo 6.9 e scosse fino a 7.5 attese nelle prossime settimane.
Il sisma si inserisce nella Cintura di Fuoco del Pacifico, la zona geologicamente più attiva del pianeta, responsabile del 90% dei terremoti più forti al mondo.
Danni limitati, ma impatto globale
Nonostante l’onda di tsunami non abbia raggiunto altezze devastanti, il suo impatto è stato enorme a livello economico, logistico e sociale: interruzioni di trasporti, chiusura di porti e aeroporti, sospensione di servizi pubblici e scuole in diversi Paesi. L’evento conferma quanto anche onde inferiori a 1 metro possano avere effetti drammatici sulle aree costiere.