Una domenica di caccia si è trasformata in tragedia nei boschi di Carrù, in provincia di Cuneo. Nella mattinata del 21 settembre 2025, un uomo ha imbracciato il fucile per colpire un cinghiale, ma ha sbagliato mira e ha ucciso l’amico che era con lui. La vittima, un uomo di 46 anni, agricoltore e padre di due figlie, residente nella vicina Rocca de’ Baldi.
La dinamica dell’incidente
Secondo la prima ricostruzione, l’incidente è avvenuto intorno alle ore 10 in località Bordino. Durante la battuta, uno dei cacciatori avrebbe sparato mirando a un animale, ma il colpo ha centrato in pieno torace il compagno di battuta. Immediata la chiamata al 118, ma i sanitari giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso. La salma è stata trasferita al cimitero di Carrù, su disposizione dell’autorità giudiziaria.
Indagini in corso
I carabinieri hanno avviato le indagini, sequestrando l’arma da fuoco e raccogliendo le testimonianze dei presenti. Tutti i rilievi sono ancora in corso per chiarire la dinamica precisa dell’accaduto. L’episodio ha scosso profondamente la comunità locale, che si è stretta attorno alla famiglia della vittima.
Le polemiche sulla caccia
La tragedia ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle battute di caccia e sull’opportunità di mantenere questa pratica. Ogni anno, infatti, si registrano decine di incidenti che coinvolgono sia i cacciatori sia semplici frequentatori dei boschi e delle campagne. Secondo i dati delle scorse stagioni, il bilancio è stato di numerosi morti e feriti, alimentando le richieste di una revisione delle norme in materia.