L’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha lanciato un nuovo allarme riguardo alla circolazione di polizze fideiussorie false intestate alla compagnia irlandese Chaucer Insurance Company DAC. Con un comunicato ufficiale, l’Autorità ha segnalato che questi contratti non sono validi e sono stati formalmente disconosciuti dall’agenzia di Dublino.
La Central Bank of Ireland, omologa irlandese dell’Ivass, ha confermato che Chaucer Insurance Company DAC non è abilitata a emettere polizze fideiussorie in Italia. Questi contratti regolano i rapporti di garanzia tra beneficiario, contraente e assicuratore e sono fondamentali per risarcire in caso di inadempienza. Tuttavia, la compagnia opera in Italia solo in altri rami assicurativi e non nel settore delle fideiussioni.
Come riconoscere un’assicurazione falsa
Per evitare di cadere vittima di truffe assicurative, l’Ivass consiglia di prestare massima attenzione nella valutazione delle offerte online. Prima di procedere al pagamento di un premio assicurativo, è fondamentale verificare che le proposte provengano da imprese e intermediari autorizzati.
Gli strumenti di verifica principali includono:
- Gli elenchi ufficiali delle imprese italiane ed estere ammesse a operare in Italia
- L’elenco delle imprese autorizzate al ramo cauzioni
- Il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI)
- La lista aggiornata dei siti internet vigilati dall’Ivass
- Gli avvisi pubblicati su contraffazioni, società non autorizzate e siti irregolari
In particolare, l’Ivass invita a diffidare di offerte di polizze a basso costo pubblicizzate tramite banner online, social network, messaggi WhatsApp o chiamate da operatori non identificati.
I provvedimenti dell’Ivass
Dal 2023, grazie al nuovo potere di oscuramento dei siti truffaldini, l’Ivass ha disposto la chiusura di 232 portali abusivi. Gli ultimi interventi, comunicati il 16 aprile 2025, hanno portato all’oscuramento di:
- maroni-assicurazioni.com
- clientiprima.it
- danieledellanegra.it
Questi siti sono stati identificati come promotori di polizze false e operavano senza alcuna autorizzazione valida.