Mentre il mondo piange la scomparsa di Papa Francesco, online si moltiplicano le truffe informatiche legate all’evento, sfruttando la commozione globale e la fame di notizie. Secondo un’indagine condotta da Check Point Software Technologies Ltd, azienda leader nella sicurezza informatica, i truffatori stanno approfittando del momento per lanciare una nuova offensiva digitale basata su fake news, link ingannevoli e immagini generate dall’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale al servizio dell’inganno
Il meccanismo è tanto semplice quanto pericoloso. I cybercriminali creano contenuti falsi utilizzando immagini verosimili generate dall’intelligenza artificiale, accompagnate da titoli sensazionalistici come “Ecco cosa non ti dicono sulla morte del Papa” o “La verità che nessuno vuole svelarti”. Una volta pubblicati sui social, questi post mirano a diventare virali per attrarre più utenti possibile.
Chi clicca sui link o cerca ulteriori informazioni online viene spesso reindirizzato a siti fraudolenti. In uno dei casi documentati da Check Point, gli utenti finivano su una finta pagina Google che promuoveva false carte regalo, una tecnica già nota per indurre le vittime a rivelare dati personali o bancari.
Dati sensibili nel mirino: ecco cosa cercano i truffatori
L’obiettivo di queste truffe è raccogliere quante più informazioni possibili, da utilizzare per attacchi mirati di phishing o da rivendere sul Dark Web. I dati rubati spaziano da:
- Credenziali bancarie
- Password di account personali
- Dati di accesso a siti e servizi online
- Specifiche tecniche dei dispositivi utilizzati
Come difendersi: attenzione alle fonti e ai link sospetti
Per non cadere vittima di queste truffe, è fondamentale adottare alcune precauzioni:
- Evitare di cliccare su link provenienti da fonti sconosciute
- Controllare sempre l’indirizzo web del sito visitato
- Affidarsi esclusivamente a portali di informazione noti e certificati
- Tenere aggiornati browser e software antivirus
- Non condividere dati personali o bancari online, se non in contesti sicuri
L’appello degli esperti
«È un momento delicato – spiegano gli esperti di Check Point – ed è proprio nei momenti di grande emotività collettiva che i criminali informatici si muovono con maggiore aggressività. Proteggere i propri dati oggi è più importante che mai». L’invito è a prestare attenzione e segnalare contenuti sospetti, contribuendo così a fermare la catena dell’inganno.