Donald Trump torna a parlare del conflitto tra Russia e Ucraina, ma questa volta con toni ben diversi da quelli usati in campagna elettorale. Durante un’intervista a Meet the Press della NBC News, l’ex presidente degli Stati Uniti ha ammesso che “forse la pace è semplicemente impossibile”. A pesare, secondo Trump, sarebbe il profondo rancore tra le due nazioni: “C’è un odio enorme”, ha dichiarato.
Un’affermazione che stride con le sue precedenti promesse. Solo pochi mesi fa, in piena corsa elettorale, Trump assicurava che avrebbe messo fine alla guerra in sole 24 ore una volta tornato alla Casa Bianca. Ora invece il tono è decisamente più cauto: “Arriverà un momento in cui dirò: ‘Va bene, continua a fare lo stupido’, e poi succede qualcosa di positivo”, ha aggiunto. Ha definito il conflitto come “una guerra che non sarebbe mai dovuta scoppiare”, sottolineando il dramma umano dei 5.000 soldati uccisi ogni giorno, tra russi e ucraini.
Il nodo delle trattative e l’accordo sui minerali
L’ex presidente ha poi fatto riferimento a un recente accordo tra Washington e Kiev sui minerali, affermando che si tratta di un’intesa vantaggiosa per gli Stati Uniti. Tuttavia, ha evitato di specificare se l’intesa abbia avvicinato le parti al tavolo delle trattative: “Siamo più vicini a una parte, forse non così tanto all’altra”, ha dichiarato, lasciando intendere che le distanze restano ampie.
Le trattative tra Mosca e Kiev sembrano infatti in stallo. Il recente rifiuto di Volodymyr Zelensky a una proposta di tregua russa di tre giorni in occasione del 9 maggio – festa nazionale in Russia per la vittoria contro il nazismo – ha alimentato ulteriori tensioni. Un segnale che, almeno per ora, le promesse di Trump sono lontane dal concretizzarsi.
Terzo mandato? Trump fa marcia indietro
Nel corso dell’intervista, Trump ha anche escluso l’ipotesi di un terzo mandato presidenziale, riconoscendo i limiti costituzionali che lo impediscono. “Non ti è permesso farlo”, ha spiegato. Una presa di posizione netta, che arriva dopo le polemiche scatenate da gadget ufficiali con la scritta “Trump 2028”, interpretati da molti come un segnale di ambizioni oltre il secondo mandato.
Il tycoon ha infine citato alcuni esponenti del partito repubblicano che, a suo dire, potrebbero raccogliere il testimone dell’agenda MAGA in futuro, come il vicepresidente JD Vance e il senatore Marco Rubio. “Sarò un presidente di otto anni, un presidente per due mandati. Ho sempre pensato che fosse molto importante”, ha concluso.