Donald Trump ha confermato di aver ordinato la ricostruzione e la riapertura del carcere di Alcatraz, l’iconica prigione federale situata su un isolotto nella baia di San Francisco, chiusa dal 1963. In un post su Truth Social, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che la struttura accoglierà “i criminali più spietati e violenti d’America” e sarà “sostanzialmente ampliata” per affrontare nuove esigenze di sicurezza.
Secondo i dati dell’US Bureau of Prisons, il carcere fu operativo dal 1934 al 1963 e venne dismesso a causa dei costi elevati e della difficoltà di manutenzione. Da allora, l’isola è diventata una popolare attrazione turistica e simbolo della giustizia penale americana.
Hollywood nel mirino: dazi al 100% contro i film girati all’estero
Accanto all’annuncio sulla riapertura di Alcatraz, Trump ha anche comunicato l’intenzione di imporre dazi al 100% su tutti i film prodotti fuori dagli Stati Uniti, accusando le major americane di abbandonare Hollywood in favore di set esteri incentivati da politiche fiscali più vantaggiose.
“Vogliamo i film girati in America, di nuovo!”, ha scritto l’ex presidente, parlando di una Hollywood devastata e denunciando una fuga di produzione che rappresenterebbe una minaccia alla sicurezza nazionale. Il Dipartimento del Commercio e il Rappresentante per il Commercio USA sarebbero già al lavoro per attuare la misura.
Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha confermato l’impegno con un commento sintetico: “Ci stiamo lavorando”. Al momento, non si fa menzione di eventuali dazi sulle serie televisive.
Miller in pole per la sicurezza nazionale
Infine, Trump ha indicato Stephen Miller come possibile prossimo consigliere per la sicurezza nazionale, in sostituzione di Mike Waltz, rimosso la scorsa settimana. Durante il volo di ritorno da un weekend in Florida a bordo dell’Air Force One, Trump ha dichiarato che la nomina ufficiale arriverà entro sei mesi, sottolineando il ruolo già influente di Miller all’interno della sua amministrazione.