Secondo una nuova indagine, solo il 46% degli americani approva l’operato del presidente, mentre oltre la metà boccia le tariffe sulle importazioni. Cresce il malcontento anche sulla situazione economica interna.
I dazi di Trump non convincono più: crolla il consenso interno
Il pugno duro di Donald Trump sul commercio estero inizia a mostrare i suoi effetti negativi anche sul fronte interno. Secondo un sondaggio condotto da Tony Fabrizio, analista di fiducia del presidente per il Wall Street Journal, il gradimento dell’elettorato americano è in calo: solo il 46% approva l’operato di Trump, mentre il 51% esprime una valutazione negativa. Si tratta del livello più basso di consenso dall’inizio del suo secondo mandato.
Dazi impopolari e tensioni economiche crescenti
Al centro del malcontento c’è la politica dei dazi, elemento cardine della strategia economica di Trump. Il sondaggio, effettuato su un campione rappresentativo di 15.000 elettori tra il 27 marzo e il 1° aprile, mostra che il 54% degli intervistati è contrario alle nuove tariffe doganali, mentre solo il 42% le approva.
Le tensioni commerciali internazionali, unite all’aumento dei prezzi sui beni di consumo, stanno generando preoccupazione tra i cittadini americani. Il malcontento si estende anche alla percezione generale dell’economia: il 52% degli elettori ritiene che la situazione stia peggiorando, un dato in forte crescita rispetto al 37% rilevato a gennaio.
Anche gli istituti pro-repubblicani segnalano il calo
A confermare il trend sono anche altri istituti di rilevazione. Rasmussen Reports, storicamente vicino all’area repubblicana, ha registrato per la prima volta un indice di gradimento negativo per Trump. Stessa tendenza nel più recente sondaggio Reuters/Ipsos, che segna un livello di approvazione fermo al 43%, il più basso dalla rielezione del presidente.
Trump difende la linea protezionista
Nonostante il calo nei sondaggi, Trump non sembra intenzionato a modificare la sua rotta. In un post pubblicato su X (ex Twitter), ha difeso con decisione le sue politiche: “I prezzi stanno scendendo, non c’è inflazione. Gli Stati Uniti stanno incassando miliardi di dollari a settimana grazie ai dazi”.
Un messaggio chiaro, che mostra come il presidente sia pronto a scommettere tutto sulla politica protezionista, anche a costo di perdere consensi.