Più brevi in alcuni casi, più lunghe in altre. Sospirate, sognate, pianificate e alla fine realizzate. Se c’è una cosa a cui gli italiani assolutamente non intendono rinchiudere nella stanza del dimenticatoio sono le vacanze. Un rapporto sfornato dalla Coldiretti valuta in 38 milioni coloro che si sono concessi e concederanno una pausa ristoratrice dallo studio o dal lavoro in Italia o oltreconfine, talora anche in posti molto lontani.
I turisti che scelgono il bel paese hanno preferito quest’anno concentrarsi sulle bellezze di Emilia Romagna, Calabria, Sicilia, Campania e Puglia. Chi, invece, ha voluto uscire dai confini italici si è buttato soprattutto tra le braccia di Grecia e Costa Azzurra in ambito europeo o si è spinto, al di fuori del vecchio continente, ad assaggiare da vicino le atmosfere di Stati Uniti, Giappone, Caraibi, Thailandia e Madagascar. Il periodo che gli italiani si concedono in media da consacrare al sollazzo puro o all’approfondimento culturale va dai 15 ai 27 giorni. La spesa media ammonta a circa 746 Euro per persona.
Al gaudio dei turisti si affianca quello degli operatori a vario titolo e le statistiche lo rivelano come una foto scattata con nitidezza. Per il 2024 le prenotazioni negli alberghi regalano campane a festa. Basti pensare che, a quanto riporta Federalberghi, entro la terza settimana di agosto l’85 per cento delle camere era stato prenotato. Tra maggio e settembre è stato stimato un incremento di prenotazioni che tocca il 24,9 per cento. Vi è chi , invece, opta per forme di ricezione en plein air ed è il caso di chi sceglie la formula del campeggio. In questo caso si è registrato un incremento di prenotazioni del 22 per cento, complici i costi meno elevati ma anche il desiderio di trascorrere le vacanza all’aria aperta.
Connessa all’ambiente e alla voglia di gustare cibi tipici e di compiere attività sportive a contatto con la natura è anche la realtà dell‘agriturismo da cui gli italiani sembrano sempre più sedotti. Fare. Agriturismo informa di un’impennata per il 2024 del 9 per cento di persone ospitate rispetto all’anno precedente con punte anche di cinque persone per prenotazione. Altra formula che sempre resiste è quella del turismo in barca. L’Italia, del resto, ben si presta a questa tipologia potendo mettere a disposizione ben 7500 chilometri di coste e 162.455 posti barca dei quali circa 67 mila concentrati in 285 porti, circa 44 mila negli approdi e circa 49 mila in punti di ormeggio. Per chi non ha barca propria o non abbia amici che lo ospitino, la formula vacanze nell’azzurro acquatico passa per le crociere. Crociereonline dà conto del fatto che questa tipologia vacanziera finirà per attirare quest’anno 13,8 milioni di passeggeri su 5187 navi rappresentative di 53 compagnie di navigazione. E per il 2025 lo scenario potrebbe essere ancora più soleggiato.
Tra tradizione e ricerca di soluzioni originali, tra ancoraggio a destinazioni stabili scelte da tempo e individuazione di mete inesplorate, la vacanza è ancora regina. E, attenuatosi il momento emergenziale della pandemia, è tornata a essere sul trono di chi cerca evasione e riposo.