Un cittadino italiano è stato vittima di un sofisticato raggiro telefonico, noto come “vishing”, che sfrutta le chiamate per carpire informazioni riservate. I truffatori, con tecniche ingannevoli e manipolatorie, sono riusciti a guadagnare la sua fiducia e ad accedere al suo conto bancario, sottraendogli ben 105.000 euro.
Un SMS ingannevole che ha dato il via alla truffa
Tutto ha avuto inizio con un SMS fraudolento, apparentemente inviato dal suo istituto di credito, che segnalava un’anomalia legata a una transazione sospetta. Preoccupato per la sicurezza dei suoi risparmi, l’uomo ha seguito le istruzioni contenute nel messaggio e ha chiamato il numero indicato, convinto di poter risolvere il problema.
Dall’altro capo del telefono, però, non c’era un vero operatore bancario, ma un truffatore esperto, pronto a manipolarlo con un linguaggio convincente. Fingendosi un consulente, il criminale lo ha spinto ad accedere alla sua applicazione bancaria per verificare eventuali violazioni del conto. Così facendo, la vittima ha inconsapevolmente fornito ai truffatori le credenziali d’accesso, permettendo loro di effettuare otto bonifici e tre prelievi, che hanno prosciugato il suo conto.
Come funziona il vishing e come difendersi
Il vishing è una tecnica di truffa sempre più diffusa, basata sulla manipolazione psicologica e sulla creazione di situazioni di emergenza per spingere le vittime ad agire d’impulso. I criminali si fingono operatori bancari o rappresentanti di istituti finanziari per ottenere informazioni sensibili e sottrarre denaro in modo fraudolento.
Dopo essersi reso conto dell’inganno, l’uomo si è rivolto all’Arbitro Bancario Finanziario, nella speranza di ottenere un risarcimento. Sebbene sia stata riconosciuta una certa negligenza da parte della vittima per non aver effettuato le dovute verifiche, è emersa anche una responsabilità della banca, che non aveva attivato il servizio di allerta tramite SMS. Di conseguenza, l’istituto di credito è stato obbligato a risarcire 70.000 euro al cliente truffato.
Consigli utili per proteggersi dalle truffe telefoniche
Per evitare di cadere vittima di queste frodi, è fondamentale seguire alcune precauzioni:
- Non rispondere mai a SMS o chiamate sospette che richiedono dati personali o bancari.
- Contattare direttamente la propria banca attraverso i numeri ufficiali, evitando quelli forniti nei messaggi ricevuti.
- Non comunicare mai codici di accesso o credenziali bancarie per telefono.
- Attivare le notifiche di sicurezza per monitorare le transazioni in tempo reale.
Le truffe telefoniche sono sempre più sofisticate, ma una maggiore consapevolezza e attenzione possono fare la differenza nel proteggere i propri risparmi da frodi pericolose.