Dal 1° luglio 2025, WhatsApp interromperà il supporto su una nuova serie di smartphone considerati obsoleti. È una decisione che Meta applica periodicamente per adeguare l’app ai nuovi standard di sicurezza e prestazioni. L’obiettivo è garantire un servizio sempre aggiornato, ma la conseguenza è che milioni di utenti in tutto il mondo rischiano di perdere l’accesso se utilizzano dispositivi non più compatibili.
Ecco su quali smartphone WhatsApp smetterà di funzionare
I modelli che non riceveranno più aggiornamenti e non saranno in grado di far girare l’app dal 1° luglio sono:
Dispositivi iOS:
- iPhone 5
- iPhone 5c
- iPhone 6
Dispositivi Android:
- Samsung Galaxy S5
- LG G3
- Sony Xperia Z2
- Motorola Moto G (prima generazione)
- Huawei Ascend Mate 2
Questi smartphone non supportano più le versioni minime richieste: iOS 15.1 per Apple e Android 5.0 per i dispositivi con sistema Google.
Perché WhatsApp blocca questi dispositivi
Secondo quanto spiegato da Meta, WhatsApp viene aggiornato costantemente per restare compatibile con i nuovi standard tecnologici e per garantire la sicurezza dei dati degli utenti. I telefoni più vecchi, invece, non ricevono più aggiornamenti di sistema e spesso non dispongono delle funzionalità necessarie per eseguire correttamente l’app.
“Rivediamo periodicamente quali sistemi operativi supportiamo”, si legge nelle FAQ ufficiali, “per garantire un’esperienza ottimale e sicura a chi utilizza i dispositivi più recenti”.
Cosa fare se il tuo smartphone è tra quelli a rischio
Gli esperti consigliano, se possibile, di provare ad aggiornare il sistema operativo del proprio telefono alla versione più recente. Tuttavia, per i modelli ormai datati questa opzione non è disponibile.
Se il tuo smartphone è incluso nell’elenco e non può essere aggiornato, l’unica alternativa per continuare a usare WhatsApp sarà acquistare un dispositivo più recente, compatibile almeno con iOS 15.1 o Android 5.0.
Una scelta necessaria ma non indolore
Anche se inevitabile, questa decisione coinvolgerà molti utenti ancora affezionati a dispositivi funzionanti ma superati. Un impatto significativo soprattutto tra le fasce meno digitalizzate della popolazione, come anziani e utenti poco inclini al cambio frequente dello smartphone.